La presente ricerca presenta un’analisi linguistica di tipo onomastico dei Nomi Propri utilizzati da Calvino nelle fiabe palermitane (nn. 147 – 165 nelle Fiabe Italiane), che, a loro volta, sono una trascrizione in italiano dal dialetto siciliano, uno dei due dialetti (l’altro è quello toscano) da cui Calvino elaborò le versioni italiane di fiabe più ricche. Essa inizia con una parte introduttiva concernente la definizione dell’onomastica, i suoi due settori (toponomastica e antroponimia), la sua terminologia settoriale e il valore semantico del Nome Proprio, e poi viene la parte principale, in cui compiamo una lettura attenta delle fiabe in merito (il nostro corpus) con lo scopo di individuare prima tutti i Nomi Propri utilizzati e le varie tipologie di formazione onomastica adottate e poi elencarli in varie categorie onomastiche e, infine, analizzarli. L’analisi onomastica ha lo scopo di cercare da una parte l’origine etimologica di tali Nomi e la loro tipologia di formazione e la loro funzione onomastica all’interno del corpus, e dall’altra presentare ai lettori italiani al di fuori di Palermo e ai parlanti dell’italiano oltre i confini della Penisola una mappa di lettura del testo tramite un’analisi onomastica dei nomi di protagonisti, la quale potrebbe essere indispensabile quando si capita una debolezza del significato di un Nome Proprio o la mancanza della sua trasparenza onomastica.
Abdelgawad, M. E. (2023). I nomi propri nelle fiabe palermitane di Calvino. Journal of Languages and Translation, 10(3), 23-48. doi: 10.21608/jltmin.2023.307727
MLA
Mohey Eddin Sholkamy Abdelgawad. "I nomi propri nelle fiabe palermitane di Calvino". Journal of Languages and Translation, 10, 3, 2023, 23-48. doi: 10.21608/jltmin.2023.307727
HARVARD
Abdelgawad, M. E. (2023). 'I nomi propri nelle fiabe palermitane di Calvino', Journal of Languages and Translation, 10(3), pp. 23-48. doi: 10.21608/jltmin.2023.307727
VANCOUVER
Abdelgawad, M. E. I nomi propri nelle fiabe palermitane di Calvino. Journal of Languages and Translation, 2023; 10(3): 23-48. doi: 10.21608/jltmin.2023.307727